venerdì 8 maggio 2009

Lettera aperta al Presidente del Dixet, Prof. Carlo Castellano

Egregio Presidente,

Le scriviamo in rappresentanza dei lavoratori della Accent S.p.A. di Genova.

Probabilmente vi saranno note le recenti vicissitudini della vertenza sindacale in corso, apparse sugli organi di informazione in questi giorni. Il nostro caso ha suscitato un notevole interesse nei media a livello locale, nazionale ed internazionale, ed è seguito costantemente dall'Assessore alle politiche attive del lavoro e della occupazione presso la Regione Liguria, Enrico Vesco.

L'azienda si trova in gravi difficoltà a causa di una pessima congiuntura di mercato e perciò ha deciso di delocalizzare parte della attività in Cina (Shanghai) ed aprire una procedura di licenziamento per 19 persone su un totale di 73, di cui 7 nella sede di Genova, nella quale sono occupati un totale di 20 lavoratori.

L'azienda, anche dopo numerose istanze da parte nostra nella veste di rappresentanti della RSU, non intende recedere dal provvedimento annunciato, nonostante si possa ampiamente dimostrare come la congiuntura sia superabile con l'utilizzo di ammortizzatori sociali (contratti di solidarietà) che consentirebbero, tra l'altro, di mantenere il prezioso patrimonio di ingegneri microelettronici high tech.

Noi riteniamo che la chiave per uscire dalla crisi sia quella di migliorare la competitività, risultato che gli ammortizzatori sociali possono aiutare ad ottenere, mentre la mobilità disperderebbe definitivamente il capitale di conoscenze accumulate che sarà viceversa utile per una futura ripresa.

Chiediamo pertanto a lei, nel suo ruolo di Presidente del Consiglio Direttivo di Dixet, e ai suoi piú stretti collaboratori, conoscendo il suo interesse professionale verso il mondo della microelettronica, di attivarsi per riproporre un confronto costruttivo tra le parti attualmente interrotto dopo l'incontro del 6 Maggio presso Assolombarda al fine di agevolare l'individuazione di tutte le possibili soluzioni atte al superamento della crisi.

La informiamo infine che analoga lettera è stata recapitata dai lavoratori della sede di Vimercate ai vertici del Distretto High Tech della Brianza.

Cordiali saluti

RSU Accent Genova

3 commenti:

  1. Complimenti per la mirata e convincente azione di denuncia della situazione in cui siete coinvolti. Accent nasceva come un gioiello della microelettronica, non come "cristallo falso" per confondere qualche distratto investitore. Da ex manager Accent credo che il CDA si debba interrogare seriamente sull'opportunità di tagliare, in primis, la testa della società. Se riuscite, tenete duro, chissà che non siano prossime dimissioni importanti.

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  2. Grazie per questo commento. I manager Accent, come tutti i manager, svologono un lavoro difficile, e sbagliano. E' umano. Quello che differenzia i vecchi manager di Accent da quelli attuali è che i primi facevano cose buone e meno buone ma tenevano alla società e operavano per mantenerne e miglioarane lo spirito con cui era nata. Questi no. E la cosa è fuori di dubbio.

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  3. Il peccato originale sta nella vendita di Accent a dei capitalisti di ventura che nulla hanno a che fare con il design services: ciò che sta a cuore a gente come quella che ha preso il comando di Accent è solo e unicamente l'aspetto finanziario , il profitto dei proprietari prima di tutto e di tutti.

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