Visualizzazione post con etichetta mobilita. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mobilita. Mostra tutti i post

giovedì 28 maggio 2009

Sciopero, si replica!

I lavoratori Accent delle sedi di Genova, Pavia e Vimercate, con il coordinamento delle organizzazioni sindacali FIM-CISL e FIOM-CGIL, indicono uno sciopero di 4 giorni a partire da domani fino al 4 giugno compreso.

I lavoratori si riuniranno in assemblea il giorno 5 giugno, per prendere atto dell'esito della trattativa e considerare ulteriori azioni. Tale decisione si è resa necessaria in seguito al comportamento tenuto dall'azienda al tavolo delle trattative.

In particolare, non è accettabile l' indisponibilità dell'azienda a condividere una proposta di mobilità incentivata e volontaria. Al momento l'azienda propone mobilità non incentivata per un numero inferiore ai 19 e CIGS a zero ore per i restanti a complemento dei 19.

Le nostre richieste:

1) L'azienda riconsideri, nelle giornate del 3 e 4 giugno, la posizione sui CDS, che i lavoratori all'unanimità ritengono ancora la soluzione migliore per affrontare la crisi, o in alternativa ipotizzi una mobilità incentivata e volontaria (ipotizziamo un incentivo come nella precedente procedura, 20.000€) e CIGS a rotazione;

2) Chiarezza su quello che è il disegno strategico futuro della società.

RSU unite

Ecco il link al sito della CGIL Liguria.

mercoledì 6 maggio 2009

Lettera all'Assessore regionale Enrico Vesco

Gentile Assessore Vesco,

Oggi in Assolombarda si è svolto come previsto l'incontro ufficiale tra Azienda e Rappresentanze Sindacali. Come da sua gentile richiesta ne riassumiamo i contenuti.

La società è rimasta sostanzialmente sulle posizioni con cui le parti si erano congedate nell'ultima riunione nella quale, nonostante le sollecitazioni, non si è nuovamente presentato il nostro Amministratore Delegato Federico Arcelli.

L'unico aspetto su cui l'azienda sembra disposta a trattare è la messa in mobilità di un numero inferiore di lavoratori rispetto ai 19 previsti sulle tre sedi, con un ricorso complementare alla Cassa Integrazione Ordinaria a zero ore per i rimanenti lavoratori presenti nella procedura.

La prossima sede di trattativa sarà quindi il Ministero del Lavoro, in una data ancora da definire, valutabile in 2 settimane circa da oggi. In attesa che il giorno venga deciso ufficialmente, i lavoratori si riuniranno domani per decidere ulteriori azioni di protesta.

Parallelamente, i colleghi di Vimercate stanno prendendo contatti con i vertici del Distretto High-Tech Milano Brianza, di cui è autorevole esponente il nostro azionista Pasquale Pistorio.

Grazie per la sua disponibilità e la sua attenzione alla nostra vicenda.
Cordiali saluti

I Lavoratori di Accent Genova

lunedì 27 aprile 2009

Sciopero indetto per giovedì 30 aprile


(Picture from EE Times Europe)


I lavoratori Accent delle sedi di Genova, Pavia e Vimercate, con il coordinamento delle organizzazioni sindacali FIM-CISL e FIOM-CGIL, indicono uno sciopero di otto ore per il giorno giovedì 30 corrente mese.

Tale decisione si è resa necessaria in seguito al comportamento tenuto dall'azienda al tavolo delle trattative. In particolare:

- Il rifiuto da parte dell'azienda di confrontarsi in modo costruttivo in fase di trattativa, e di discutere nel merito l'utilizzo di strumenti alternativi, quali il contratto di solidarietà, per scongiurare la messa in mobilita` di 19 lavoratori.

- La preoccupazione dei lavoratori di fronte alla richiesta dell'azienda di trasferire alcune attività di design presso il centro di Shanghai. Tale richiesta, se supportata dalla intransigenza a trattare soluzioni, alternative, rivela una volontà di trasferire know how e attività strategiche in aree low cost, facendone pagare il prezzo di questa operazione ai lavoratori italiani.

I lavoratori Accent chiedono pertanto:

1) Il ritiro della procedura di mobilità e un serio confronto sull'impiego dei contratti di solidarietà.

2) Che negli incontri ufficiali, a partire dal prossimo, previsto per il 6 maggio, ci sia la partecipazione per conto dell'azienda, in aggiunta a Giacomo Del Grande, di istituzioni esecutive e decisionali, ovvero del CEO, Federico Arcelli, e del responsabile delle operazioni Sergio Rossi, affinché si possa finalmente entrare nel merito tecnico decisionale delle proposte.

3) Iniziare quindi, al tavolo delle trattative, una discussione su possibili cause endogene: ad esempio le ragioni della scarsa efficacia delle vendite e/o una diversa politica dei prezzi e sulle eventuali misure correttive previste.

I dipendenti Accent

mercoledì 22 aprile 2009

Regione Liguria: Interrogazione UDC sulla situazione di Accent-Genova

Riceviamo e pubblichiamo con piacere la copia dell'IRI (interrogazione con risposta immediata), che il gruppo UDC presso la Regione Liguria ha appena depositato, a firma del Vice Presidente del Consiglio Rosario Monteleone e del Capogruppo UDC Luigi Patrone.

Ecco il link sullo stato dell'interrogazione sul sito della Regione Liguria

Fumata Nera

Ieri si è svolto l'incontro ufficiale tra Azienda e Rappresentanze Sindacali. Purtroppo senza risultati concreti: la società continua infatti a rifiutare le nostre proposte. Senza giustificare i suoi no. Il prossimo incontro ufficiale si terrà in Assolombarda il prossimo 6 di Maggio. L'unità dei lavoratori delle tre sedi italiane è l'ingrediente fondamentale per far si che finalmente le nostre proposte vengano ascoltate e che lo sperpero di un patrimonio tecnico inestimabile sia definitivamente fermato.

martedì 21 aprile 2009

Erzelli: un'occasione persa

Ieri i ministri Scajola e Gelmini hanno siglato un protocollo d’intesa tra governo, enti locali e imprese per la nascita di un centro di ricerca Ericsson dedicato alla banda larga. Stanziati dal governo 15 milioni di euro.

Ecco il link di AGI News On

La Accent fa parte del Club di Imprese Dixet, il quale intende promuovere Genova come centro di eccellenza per l'high tech italiano. Le recenti decisioni di cambiamento di rotta verso l'oriente con conseguente riduzione delle potenzialità genovesi ed italiane rappresentano una posizione quantomeno ambigua della società all'interno di questo progetto.

La Regione Liguria ci ascolta

Pubblichiamo il testo della convocazione delle Rappresentanze Sindacali di Accent da parte dell'Assessore alle Politiche Attive del Lavoro e della Occupazione della Regione Liguria, Giovanni Enrico Vesco (nella Foto).

Regione Liguria is going to meet Accent employees in order to discuss the layoff procedure and all the further actions to be put in place.

A seguito della vostra richiesta di incontro Prot. 219/09 per la Soc. Accent , siete convocati il giorno 4 maggio p.v. alle ore 15,00 presso la sede della Regione Liguria in Via Fieschi 15 Sala p. 11° - Genova. Cordiali saluti.
L'assessore Giovanni Enrico Vesco

venerdì 17 aprile 2009

Alta tecnologia a Genova? No grazie, l'high tech smobilita.

Genova, 16 aprile 2009. Grazie a qualche decina di persone di talento, animata da una grande passione per il proprio lavoro, Genova e' stata protagonista di grandi progetti high tech quali sensori intelligenti per pneumatici, gamepad wireless per consolle, cellulari, navigatori satellitari, modem ADSL, ripetitori per la rete cellulare (stazioni base di III generazione) e controllo di processi industriali.
Accent SpA, specializzata nella progettazione di circuiti integrati nasce come jointventure STm/Cadence e diventa società per azioni nel 2006, quando viene acquisita da una cordata finanziaria composta da vari soggetti tra i quali il fondo di investimento franco-statunitense Sofinnova, l'italiana Cape oltre che investitori privati. Nel suo CDA
figurano persone di notevole spicco quali l'Ing. Pasquale Pistorio.
Di recente, sebbene il 2008 si sia chiuso con un fatturato record, il management ha annunciato 19 esuberi in Italia - di cui 7 nella sede di Genova - ed ha avviato la relativa procedura di messa in mobilità.
Tutti gli esuberi si riferiscono al settore progettazione ed ogni altra soluzione per affrontare la crisi, come i Contratti di Solidarietà, non viene attualmente presa in considerazione pur non comportando svantaggi per l'azienda.
Questo significa la messa in mobilità di più del 30% dei progettisti, senza contare la fuga dei restanti cervelli all'estero dovuta alla situazione: un colpo mortale non solo al patrimonio di conoscenze dell'azienda, ma anche ad una città, come Genova, che tanto vuole puntare sull'high tech per ritrovare e rinnovare la sua anima industriale.
In Italia le aziende come questa si contano sulle dita di una mano, a causa delle conoscenze di altissimo livello che richiedono anni e anni di studi e di esperienza.
Vogliamo davvero che tutto questo venga gettato alle ortiche?
Vogliamo davvero abbandonare l'idea di un distretto high tech a Genova?
La parola alle istituzioni.

Ecco il link nel sito della Fiom-CGIL Liguria.